"Viva Santa Rosa co' la macchina e ogni cosa"
Questo è il detto che sta sulle labbra di ogni viterbese in questi giorni di festa cittadina. Santa Rosa, la patrona della città, qui sembra riuscire a smuovere tutto e tutti. Il cuore dei festeggiamenti è il 3 Settembre, giorno in cui la "macchina di Santa Rosa", cioè una torre alta circa 30 mesi e del peso di oltre 5 tonnellate viene portata a spalla per le vie della città, da circa 100 facchini di Santa Rosa. Loro sono i veri protagonisti (oltre ovviamente alla santa) di queste giornate.
Per ogni cittadino viterbese diventare facchino è motivo di orgoglio.
Lo si diventa superando una dura prova di forza e resistenza, in cui si deve riuscire a portare a spalla una cassetta di 150 kg per 100 m.
Dalla prospettiva di un bimbo, tutto ciò è ancora più mastodontico. Altro che supereroi!!! E infatti i piccoli viterbesi cercano di emulare i grandi, e Viterbo glielo lascia fare dedicandogli una serata. Il primo settembre è il giorno della "mini-macchina", quella che vedete qui sotto. E i ragazzi sono i protagonisti.
Proprio come i grandi, i bimbi vestono la divisa storica dei facchini e sfilano per il centro storico, per poi portare a spalla la macchina fatta apposta per loro. Come succede per i grandi, al loro passaggio le luci si spengono, e resta solo la luce magica della macchina, che porta Santa Rosa sulla sommità.
Il giorno successivo, il 2 Settembre, è quello dedicato al corteo storico, che accompagna la solenne processione. Questa rinnova l'antica usanza per la quale le autorità insieme al clero si recavano, e si recano tutt'oggi, a rendere omaggio alla patrona. Solitamente nel corso della processione viene portato il cuore della santa, ma quest'anno in occasione del 750mo anniversario della traslazione del suo corpo incorrotto è stato portato in processione proprio quello.
Il corteo è composto da circa 300 figuranti con costumi tipici dei vari secoli, a partire dal 1200 fino al 1800, che rappresentano le massime autorità viterbesi con le rispettive milizie.
Aprono il corteo i "Boccioli", simbolo del particolare legame dei piccoli viterbesi con la santa, morta giovanissima e con una infanzia travagliata ma piena di episodi miracolosi.
Separano i vari secoli le "Rosine", ragazze con un saio viola raffiguranti la figura della santa. Portano cesti pieni di rose e candele.
Ho fotografato solo qualche esempio dei figuranti....have fun!
1200, capitano del popolo
1300, tamburini
1300, chiarine
1400, capo della milizia
1400, elemento della milizia
1500, capitano degli svizzeri
1500, corrazziere
1600, gonfaloniere di giustizia
1700, magistrato pontificio
1700, capitano della milizia
"i cavalletti", facchini con il compito di trasportare i cavalletti che servono ad appoggiare la santa (o la macchina, a seconda dei casi) durante le soste.
Ed ecco finalmente i facchini, con il corpo della santa.
Tra i facchini, spunta qualche amico. Ai due estremi della fila in basso, ecco Claudio e Maurizio!
La sera del 3 settembre, infine, il momento tanto atteso. La prima volta che ho visto la macchina ho pensato: "questi sono pazzi"....se non la vedi dal vivo non ti rendi conto di quanto è grande, e di che sforzo sovrumano serva per portarla. Ero in piazza del comune, e sebbene non fosse ancora arrivata nel punto di sosta, già si vedeva spuntare dai tetti. Tutte le luci erano spente, solo lei illuminava tutto. Enorme, sfavillante, maestosa....con tutti quegli angeli, leoni e candele che la decorano.
Passa per le vie strettissime del centro, non ci si crede: penso che gli abitanti possano toccarla allungando le mani dalle finestre e dai balconi.
Il momento clou è però l'ultimo tratto del percorso. Come se non bastasse tutto quello che vi ho già detto, l'ultimo tratto di strada per arrivare davanti alla chiesa di Santa Rosa è in salita....ma non contenti i facchini percorrono quell'ultimo tratto di corsa!!!! Certo, ci sono dei facchini extra che tengono dritta la macchina e danno una mano tirando delle cime...ma non so quanto siano fondamentali..
Quest'ultima foto l'ho scattata mentre tornavamo a casa. E' incredibile quanto sia alta, spunta dai tetti e la si vede dappertutto.
Ultima nota: la macchina viene cambiata ogni 5 anni. Questo è l'ultimo anno di questo "modello", chiamata "Ali di Luce" poichè durante le soste apre delle ali luminose che la fanno ancor più bella. Se vi sentite particolarmente creativi avete tempo fino ad ottobre per fare un disegno e partecipare al concorso per la prossima..... :-)
Spero di non avervi annoiati ma nello stesso tempo di essere stata esauriente....per qualsiasi altra cosa in rete si trova una marea di roba....
Commenti
Avevo letto della "macchina dei bambini"... anche a Sassari si usa per la corsa dei Candareri (a Ferragosto).
Ciaooo
anche questa volta ho trovato colleghi cattivelli, eh! eh! eh!
i figuranti sono proprio ben scelti, anche le facce erano azzeccate ai costumi e ai personaggi...
brava te e bella festa!
@Tanja: hai ottimi colleghi ;-)
L'avevo già visto, ma non avevo potuto commentare...
Un abbraccio :)
Un abbraccio :)
☺
haha, bravissimissima!