Rocce rosse
Eccomi qui a parlarvi, un po' in ritardo, di una gitarella fatta con i miei genitori. E' stato un vero e proprio tuffo nel passato...di quando, cioè, avevamo ancora il gommone (un bat cormoran) e giravamo per l'estate intera tra Sestri Levante e Portovenere. Mi sembrava di sapere tutto di quel tratto di costa: i nomi dei pesci, le calette, i posti buoni per fare il bagno con la maschera. Mi rendo conto che non sapevo un bel niente, perchè ad oggi, studiando e studiando, non finisco mai di imparare.
E' in quel tratto di costa che ho cominciato ad amare e ad imparare il mare. Mi ricordo che c'era un sacco di pesce rispetto a quello che c'è adesso, e che ero sempre salata ed abbronzatissima. I capelli, al sole e al sale, diventavano biondissimi. Non avevo paura delle onde, nè di fare il bagno al largo.
Mi piaceva nuotare sott'acqua e facevo delle apnee lunghissime, cosa che faceva preoccupare mia madre: era convinta infatti che la fantasia mi facesse credere di essere sul serio un pesce, e aveva paura che un giorno o l'altro superassi il limite naturale concesso a noi esseri senza branchie! Come quando aveva paura che mi buttassi dalla finestra perchè ero convinta di saper volare.....ahahaha!!
Quella mania di "andar sott'acqua" mi è costata anche la prima e unica sberla da mio padre: lo ricordo bene, al Cristo degli abissi!Mi ricordo anche di quando ho cominciato a pescare con il mio minifucile ad elastico, che più che un fucile era una fionda, e che mi divertivo un sacco. Adesso non ci riesco più: il mio fucile (quello serio, "da grandi") è da anni in un'angolo della casa di Deiva. Gli abitanti del mare preferisco portarli sulla terraferma con le foto....e come si arrabbia papà! Mi dice che non sono più la "figlia da riporto" di una volta.Mi ricordo gli anni del campeggio nautico all'Elba, delle notti in tenda in riva al mare. Passavo così tanto tempo in gommone che alla fine quando scendevo a terra mi sembrava di perdere l'equilibrio perchè sentivo ondeggiare il pavimento. Ci andavamo con un gommone di poco + di 5 metri, che mi sembrava gigantesco.
Che bello, durante le traversate, sentire il cicalino del mulinello della canna da traina che "canta", e metterci tutta la forza che hai per portare il pesce a bordo.
E che bello andare a pescare i totani nelle notti senza luna, e poi tirar su il totano che ti imbratta tutta di acqua gelatinosa!!!!
Bello anche ricordare la nonna che urlava "Esci fuori, "acqua di mare"!!!! (o "occhi azzurri" anche se li ho verdi) perchè non volevo mai uscire dall'acqua per andare a casa. Bello avere le dita rugose e le labbra viola!!!!Bello anche andare alla "piscinetta". Era di questo che vi volevo parlare, ma le dita hanno cominciato a scrivere e ho un po' (tanto) divagato, scusatemi!
Insomma: dopo tanto tempo ci sono tornata.
E' un posto che si trova tra Framura e Bonassola, chiamato comunemente "le rocce rosse" perchè lì la scogliera è di origine lavica, è a bolle, ed è di colore rosso cupo. C'è una piccola cala che raggiungevamo col gommone, dove le rocce formavano uno specchio d'acqua calmo dove noi bambini andavamo a giocare. Era appunto una sorta di piscinetta. Ci andavamo spessissimo: mi piaceva anche perchè c'era anche uno scoglio cubico dove crescevano delle bellissime cozze, che usavo per pescare col bolentino i pesci di scoglio che mia nonna cucinava nella sua zuppetta preferita.L'acqua lì è sempre cristallina e la minuscola spiaggia è di ciottoli levigati, solo rossi e verdi (il famoso verde levantino). RGB, red green and blue.Questa volta ci siamo arrivati in barca a vela, abbiamo dato fondo poco fuori dalla cala e, muniti di pinne, maschera e boccaglio abbiamo nuotato fino alla piscinetta, che ahimè non c'era più....le mareggiate hanno fatto rotolare anche gli scogli più grandi che la delimitavano e ora sono tutti disordinati sulla spiaggia. Effetto entropico perfetto.Ah...ho provato anche a pescare, ma non riesco + a fare nemmeno quello: tutti i pesci che ho preso li ho ributtati!Ripensavo a tutto questo perchè quest'anno, per la prima volta, mi sono vissuta pochissimo "il mio mare": prova del fatto che sto crescendo e gli impegni della vita non me li posso più scegliere come negli anni passati facendo stagioni nei diving o andando qua e là per due o tre mesi. Sto per compiere 30 anni, mi devo fermare....o per lo meno devo "rallentare"!!!!
E' in quel tratto di costa che ho cominciato ad amare e ad imparare il mare. Mi ricordo che c'era un sacco di pesce rispetto a quello che c'è adesso, e che ero sempre salata ed abbronzatissima. I capelli, al sole e al sale, diventavano biondissimi. Non avevo paura delle onde, nè di fare il bagno al largo.
Mi piaceva nuotare sott'acqua e facevo delle apnee lunghissime, cosa che faceva preoccupare mia madre: era convinta infatti che la fantasia mi facesse credere di essere sul serio un pesce, e aveva paura che un giorno o l'altro superassi il limite naturale concesso a noi esseri senza branchie! Come quando aveva paura che mi buttassi dalla finestra perchè ero convinta di saper volare.....ahahaha!!
Quella mania di "andar sott'acqua" mi è costata anche la prima e unica sberla da mio padre: lo ricordo bene, al Cristo degli abissi!Mi ricordo anche di quando ho cominciato a pescare con il mio minifucile ad elastico, che più che un fucile era una fionda, e che mi divertivo un sacco. Adesso non ci riesco più: il mio fucile (quello serio, "da grandi") è da anni in un'angolo della casa di Deiva. Gli abitanti del mare preferisco portarli sulla terraferma con le foto....e come si arrabbia papà! Mi dice che non sono più la "figlia da riporto" di una volta.Mi ricordo gli anni del campeggio nautico all'Elba, delle notti in tenda in riva al mare. Passavo così tanto tempo in gommone che alla fine quando scendevo a terra mi sembrava di perdere l'equilibrio perchè sentivo ondeggiare il pavimento. Ci andavamo con un gommone di poco + di 5 metri, che mi sembrava gigantesco.
Che bello, durante le traversate, sentire il cicalino del mulinello della canna da traina che "canta", e metterci tutta la forza che hai per portare il pesce a bordo.
E che bello andare a pescare i totani nelle notti senza luna, e poi tirar su il totano che ti imbratta tutta di acqua gelatinosa!!!!
Bello anche ricordare la nonna che urlava "Esci fuori, "acqua di mare"!!!! (o "occhi azzurri" anche se li ho verdi) perchè non volevo mai uscire dall'acqua per andare a casa. Bello avere le dita rugose e le labbra viola!!!!Bello anche andare alla "piscinetta". Era di questo che vi volevo parlare, ma le dita hanno cominciato a scrivere e ho un po' (tanto) divagato, scusatemi!
Insomma: dopo tanto tempo ci sono tornata.
E' un posto che si trova tra Framura e Bonassola, chiamato comunemente "le rocce rosse" perchè lì la scogliera è di origine lavica, è a bolle, ed è di colore rosso cupo. C'è una piccola cala che raggiungevamo col gommone, dove le rocce formavano uno specchio d'acqua calmo dove noi bambini andavamo a giocare. Era appunto una sorta di piscinetta. Ci andavamo spessissimo: mi piaceva anche perchè c'era anche uno scoglio cubico dove crescevano delle bellissime cozze, che usavo per pescare col bolentino i pesci di scoglio che mia nonna cucinava nella sua zuppetta preferita.L'acqua lì è sempre cristallina e la minuscola spiaggia è di ciottoli levigati, solo rossi e verdi (il famoso verde levantino). RGB, red green and blue.Questa volta ci siamo arrivati in barca a vela, abbiamo dato fondo poco fuori dalla cala e, muniti di pinne, maschera e boccaglio abbiamo nuotato fino alla piscinetta, che ahimè non c'era più....le mareggiate hanno fatto rotolare anche gli scogli più grandi che la delimitavano e ora sono tutti disordinati sulla spiaggia. Effetto entropico perfetto.Ah...ho provato anche a pescare, ma non riesco + a fare nemmeno quello: tutti i pesci che ho preso li ho ributtati!Ripensavo a tutto questo perchè quest'anno, per la prima volta, mi sono vissuta pochissimo "il mio mare": prova del fatto che sto crescendo e gli impegni della vita non me li posso più scegliere come negli anni passati facendo stagioni nei diving o andando qua e là per due o tre mesi. Sto per compiere 30 anni, mi devo fermare....o per lo meno devo "rallentare"!!!!
Commenti
io ero (sono) un po' piu' cagasotto e facevo il bagno solo in piscinetta. Che chic.
hai quasi 30 anni??? io gia' un figlio...
Stiamo invecchiando in frettissima!!!
Ciao sorellona
Chicco
Ah allora tra i ricordi dovevo mettere anche quando cercavo di convincerti che gli squali non c'erano, e che semmai eri tu a scontrare le meduse e a dover fare attenzione, non loro che venivano di proposito a pungerti!!!
Hai cominciato a fare il bagno da solo quando la mamma ti ha comprato il retino, come se fosse l'arma contro tutti gli squali del mare!!!!!
chicco
Alle similitudini aggiungo che anche io sono "di pianura", sono nata e cresciuta a Vigevano, e i miei genitori sono ancora là.
Tutti gli anni aspettavo la fine della scuola per andare al mare con impazienza, fino a quando, a 20 anni, mi ci sono trasferita direttamente. E ora eccomi qui!
Davvero, grazie ancora per tutto quello che hai scritto, mi ha fatto davvero piacere. Aspetto tutti i commenti che scriverai!!
Mi hai fatto ricordare di quando con un mio compagno di scuola ed i nostri genitori passammo una nottata a Santa Marinella a pescare. L'unica cosa che riportammo a casa furono... DUE SDRAIO, arrivate chissà da dove con la marea.... hahahahahaha
Quanti posti che abbiamo "vissuto ed emozionato" vivono oramai soltanto nella nostra memoria e nel nostro cuore :-( Il mondo cambia, e non sempre in meglio... L'importante però è tenere vive quelle emozioni e quei ricordi dentro di noi, in fondo il nostro cuore è il nostro miglior "album fotografico" :-D
hahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!