Argentario - Cala grande
E rieccomi qua, come promesso, per raccontarvi di ieri.
Già che avevo poco sonno in corpo...ci ha pensato un acquazzone, alle 5.30 del mattino, a farmi ragionare e capire in 5 millesimi di secondo che avevo steso fuori asciugamano e costume. Sono scattata come una molla a tirar giù la tenda da sole per proteggere balcone e annessa roba stesa ma non appena ho dato l'ultimo giro, come per magia, è cessato tutto facendomi maledire la sorte e me stessa per aver lasciato la tenda alzata la sera prima.
Torno a letto e mi rialzo solo al suono della sveglia alle 6.30, pulisco e lubrifico tutti gli o-ring di flash e fotocamera, cambio le batterie e preparo la colazione. Simone intanto carica tutto in macchina e mi raggiunge in cucina. Raggiungiamo Noemi e Mary al solito posto e partiamo. Il cielo all'orizzonte non promette bene, nonostante a Viterbo fosse tornato il sole. "Meglio", mi dico....ieri ho preso fin troppo sole e ho evitato per un pelo una scottatura mica male. Ma più ci avviciniamo all'Argentario più il cielo peggiora e più il vento aumenta.
"Mi sa che non riusciremo ad arrivare al Giglio", mi dice Simone. Mi dispiace un po', ma come al solito a me basta un metroquadro d'acqua di mare per star bene e per farci un'immersione.
Giunti a destinazione era chiaro per tutti che non avremmo potuto attraversare il tratto di mare che separa l'Argentario dall'isola del Giglio, e che avremmo dovuto trovare un ridosso. Per i sub che bazzicano spesso da quelle parti, era semplice pensare che avremmo dovuto ripiegare per Cala Grande. Ma io non lo sapevo, e soprattutto non mi ero mai immersa lì.
Arrivati sul punto di immersione sembrava di essere al luna park: c'erano già due gommoni e una barca pieni di subacquei pronti a scendere, più altri due in arrivo. Dovevo pensarci che non dovevamo essere gli unici a dover cercare un ridosso! E vabbè...
Scendiamo e nonostante le previsioni (molti sub di solito vogliono dire poca visibilità) l'acqua è bella trasparente. Mentre aspetto gli altri gioco a nascondino con una bavosa (prima foto) divertendomi così tanto che quasi mi dispiace l'arrivo del resto del gruppo.
Arrivati a metà immersione penso che il sub medio sia veramente un fuori di testa. Ma come si fa a storcere il naso se si può andare solo a Cala Grande? Ad un certo punto mi son trovata in mezzo a una foresta di gorgonie rosse (Paramuricea clavata) alte fino ad un metro. C'era ricchezza di vita e colore ovunque.
Peccato per la presenza di molte nasse piene di polpi, murene e granchi....e dei relativi piattini di plastica sparsi in giro per attirare le prede.
Vi lascio con questi supermegastrasimpatici paguri, li adoro!
Commenti
UN ALTRO PODIO !!!!!!
Complimenti per il terzo posto al concorso fotografico e... per le foto, come al solito splendide :-D
i paguri sono davvero supermegasimpatici!
E' bello il mare, è bello sempre!
P.s. = sulle foto non commento più perchè sarei ripetitivo ma mi assale un dubbio...cosa ha detto Simone del Re dei pesci? :-)
Un abbraccio a entrambi!!
Pero' non lo dite a Chicca.
Ci si vede domenica Belva!
Simo
E fai pure attenzione a quello che vende i pelusche giganti!
A domenica Simò! (o anche prima se riesco a liberarmi da qui...)
Cià
@Belva: tutto accade perchè troppo spesso la gente si ferma all'apparenza, e adora lo sfarzo.
Il Mediterraneo è più pacato, e più "riservato"...si svela solo a chi lo conosce abbastanza bene da sapere dove andare a cercare e perchè! Proprio per questo mi piace....
Ora non so per quale motivo ma mi è venuta in mente questa frase che ho sentito un sacco di tempo fa, e che mi è sempre rimasta impressa. Condivido:
"Non sempre le cose semplici sono belle, ma le cose più belle sono sempre quelle semplici!"
@simone: sei proprio senza cuore. lascia stare il mo amico squalo!! Ora te lo metto a tavola tutti i giorni così ti canta una canzone ad ogni pasto. tiè!
@Belva: bisogna che mi dai un indirizzo perchè non sono proprio sicura di riuscire a tornare al diving!!!
Porto anche 2 belle Bionde che non si sa mai.
Simo
Oh allora....stì pomodorini meritavano?