Una vita in BLU

La bellissima isola di Lampedusa è da anni sui giornali, ma solo per le cronache sugli sbarchi clandestini, non per le sue bellezze, men che meno per i problemi che affliggono i suoi abitanti, abbandonati dallo Stato e del tutto inascoltati nelle loro legittime richieste. Parla della sua isola bistrattata Giovanna, nel suo blog , da cui fa un appello per richiamare l'attenzione su fatti concreti, ma di cui non si parla, di cui anche la stampa si disinteressa, nonostante le numerose proteste degli isolani. Riporto alcune sue parole: "Da una settimana i nostri bambini non vanno a scuola. La pioggia ha danneggiato i tetti degli edifici scolastici e non ci sono altri locali disponibili. Ogni mattina per tutta la settimana, in centinaia, ci siamo recati in piazza, genitori e bambini, chiedendo, attraverso i giornali l'attenzione del governo ma nessuno ha dedicato una sola riga a questo nostro problema. Nessuno sa che a Lampedusa la sanità è una cosa solo per chi se lo può perme...

Con un po' di ritardo, posto le foto dell'ultima giornata al mare del 2008, a Porto Ercole! In preda ad una notevole crisi d'astinenza e incitati da un bel sole caldo, io e la Belva abbiamo trascorso una mattinata passeggiando a Porto Ercole che ahimè era un po' sconvolta dalle ultime mareggiate. Due bellissimi incontri hanno dato più valore alla nostra gita: l'incontro con Enzo Mairo (Belva correggimi se sbaglio il nome ma la mia memoria ogni tanto fa cilecca!), titolare di un accogliente e stravagante bar sul porto, ex cantante con una simpatia e un sorriso contagiosi...e quello con i silenziosi ed indaffarati pescatori appena rientrati in porto, che risistemavano le reti e che scaricavano il pescato. Peccato che era già tardi, sarei rimasta a guardarli ore!!!! AHHH!!! Dimenticavo, c'era anche un insolito presepe galleggiante, eccolo!! :) P.S: Adoro la prima foto!!!! Me la son messa come desktop e mi regala un po' di BLU tutte le volte che accendo il pc......

In queste feste natalizie ho fatto una scoperta: qui nei dintorni fanno dei presepi viventi incredibilmente belli, per me che ero abituata ad una capanna buttata lì in una piazza con solo Giuseppe, Maria, un bambolotto e 4 pecore con due pastorelli oltre al bue e all'asinello. Qui si parla di paesi interi trasformati in neo-Betlemme, di costumi cuciti con maestria e di scene di vita quotidiana ricreati con precisione....si parla di Romani che si allenano nei combattimenti, capanne in cui si praticano DAVVERO vecchi mestieri, di vinai, fornai, vasai, erbolari, prigioni e lavori forzati, di lebbrosari, imbalsamatori. Si parla di stelle comete che indicano la strada ai re magi per la capanna. In questi presepi si cammina per un'oretta tra le varie scene, per dei percorsi che ti portano dritto dritto al bambin Gesù. Ho visitato i presepi di Chia e quello di Vejano, bellissimi entrambi anche se molto diversi tra loro. Chia ha ricreato tutto in una valle delimitata da un lato da una ...